Come riconoscere un APE non redatto a norma di legge? Come ravvisare la presenza di errori ed inesattezze o la mancanza di informazioni essenziali che rendono la certificazione non conforme alla normativa?
In questo articolo vediamo le omissioni e gli inadempimenti più comuni.
Un APE non è conforme alle prescrizioni normative se si verifica almeno uno dei seguenti casi.
1. Si riferisce ad un edificio nuovo ed è stata redatta con il programma DOCET.
DOCET è il software semplificato gratuito per la redazione degli APE che ENEA ha realizzato in collaborazione con l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR.
L’applicativo può essere impiegato per la certificazione energetica degli edifici esistenti adibiti ad uso residenziale.
Non può essere utilizzato per certificare:
Il DOCET non è idoneo per edifici non residenziali perché i suoi progettisti lo hanno configurato (cioè hanno studiato ed impostato algoritmi e valori) per una destinazione d’uso residenziale (tipologie costruttive, carichi interni, …), e l’utente non può modificarli.
La simulazione di un immobile con destinazione d’uso diversa da quella residenziale restituirebbe perciò calcoli non veritieri.
2. Si riferisce ad una costruzione nuova e riporta una classe energetica inferiore a C.
Il DM del 26 giugno 2015,decreto attuativo della Direttiva europea 2010/31/UE, stabilisce i nuovi requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche degli edifici nuovi e di quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti.
Le linee guida stabiliscono per questi edifici una classe energetica da ottima a sufficiente (A,B,C) escludendo quelle inferiori.
La classe C è il limite minimo accettato.
3. Non riporta l’identità del certificatore e/o la sua Dichiarazione d’indipendenza.
L’APE deve includere una sezione in cui riporta le informazioni identificative del soggetto certificatore:
La dichiarazione d’indipendenza attesta:
Per “conflitto d’interesse” si intende:
4. Non comprende le Raccomandazioni tecniche per il miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio.
L’APE deve riportare:
5. Non attesta l’avvenuto sopralluogo.
Le Linee Guida Nazionali per l’Attestazione della Prestazione Energetica degli Edifici sanciscono che il certificatore che redige l’APE “deve effettuare almeno un sopralluogo presso l’edificio o l’unità immobiliare al fine di reperire e verificare i dati necessari alla sua predisposizione”.
Il sopralluogo è obbligatorio ed è necessario per effettuare una diagnosi adeguata e stilare una “carta d’identità energetica” dell’edificio.
Mediante uno o più sopralluoghi, il certificatore:
6. Non include la dichiarazione di resa in forma di atto notorio.
L’APE va rilasciata in forma di Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio ai sensi dell’art. 15 comma 1 D.Lgs 192/05 modificato dall’art. 12 del D.L. 65/2013.
7. Non riporta la ricevuta di deposito all’Ufficio Tecnico preposto dalla Regione.
Nel caso di edifici provvisti di impianto di riscaldamento a gas, l’APE ha una validità di 10 anni soltanto se ad essa è allegato in originale e in copia il libretto di impianto o di centrale regolarmente compilato.
Il libretto riporta gli interventi di manutenzione ed i test di rendimento.
In caso di irregolarità nel libretto, l’APE decade il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è prevista la 1a scadenza non rispettata.
In caso di assenza del libretto, si assume che la 1a scadenza non rispettata sia nell’anno in corso e l’APE decade il 31 dicembre dell’anno successivo.
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