Il pellet è tra i combustibili più scelti in Italia per il riscaldamento domestico grazie alla sua elevata efficienza energetica.
Per buoni risultati in termini di risparmio e resa energetica è bene abbinare un pellet di qualità con una stufa a pellet performante, che ne sappia valorizzare le prestazioni energetiche e ambientali.
Pellet di qualità vuol dire:
- emissioni di CO2 ridotte, a tutela dell’aria e dell’ambiente;
- costi ridotti;
- sicurezza d’impiego.
Un pellet non certificato può comunque essere un pellet di qualità in quanto la certificazione è volontaria. In Italia non esiste ancora uno standard di qualità definito per la produzione del pellet e manca una normativa che ne regolamenti il mercato.
La certificazione è però garante della rispondenza del combustibile a determinati requisiti che ne attestano la qualità, aiutando il consumatore a scegliere con sicurezza.
Il pellet deve essere corredato da un’etichetta che ne indichi:
- il produttore;
- l’importatore;
- il contenuto di cenere, che rappresenta la parte di pellet che non viene bruciata, e che quindi va a ridurre il contenuto energetico del combustibile e va ad intasare la stufa;
- il potere calorifico;
- la durabilità meccanica, ossia la resistenza del pellet nel tempo alla frantumazione e agli urti; un pellet con una durabilità bassa è particolarmente vulnerabile agli stress meccanici durante il trasporto ed il maneggiamento da parte del consumatore.
- la presenza di additivi leganti.
Le certificazioni rispettano le normative europee.
Vengono rilasciate a seguito di controlli ed analisi chimiche mirati che:
- verificano che il pellet sia totalmente privo di composti chimici artificiali, per esempio residui di vernici e formaldeide;
- testano il potere calorifero;
- testano il residuo di ceneri;
- controllano la durevolezza;
- accertano l’assenza di radioattività.
Oltre alle certificazioni, indicatori importanti sono le classificazioni.
Di recente è stata introdotta una classificazione europea con la Certificazione europea ENplus, che fa riferimento alla norma EN 14961 – 2:2011.
La ENplus viene rilasciata dopo un esame accurato di tutta la filiela produttiva.
Il marchio ENplus divide i prodotti in 3 categorie a seconda delle caratteristiche chimico-fisiche del pellet:
- A1 : Pellet di 1a categoria, è il più pregiato. Adempie ai più alti criteri qualitativi. Può avere un contenuto di ceneri non superiore allo 0,7%.
- A2 : Pellet di 2a categoria, di media qualità. Può contenere non più dell’1,5% di ceneri.
- B : Pellet di 3a categoria, il più scadente, adatto solo per usi industriali.
Il marchio permette di valutare la qualità del pellet a vista d’occhio, assicurando così una maggiore trasparenza del mercato delo pellet ed una maggiore tutela.del consumatore.