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1. I fattori da prendere in considerazione
- l’investimento che si vuole fare: tieni conto che inizialmente l’installazione di un impianto a pavimento comporta uno sforzo economico maggiore del 30%, sforzo che verrà ammortizzato nel tempo dal risparmio energetico e dai costi di manutenzione ridotti;
- lo spazio disponibile della casa; in fase di ristrutturazione considera:
- se il solaio ha spessore sufficiente per ospitare quanto serve per l’impianto a pavimento;
- del peso aggiuntivo di cui si andrà a caricare il solaio;
- dei costi economici degli interventi aggiuntivi che l’installazione di un impianto radiante renderebbe necessari in alcuni contesti;
- della fattibilità tecnica dell’installazione di un pavimento radiante nell’edificio in oggetto;
- la posizione geografica della casa: un’abitazione posta in una località geografica nella quale la richiesta di calore è elevata ha bisogno di potenze termiche che con un impianto a pavimento radiante non si possono ottenere se si vuole contenere la temperatura superficiale entro il valore imposto dalla normativa (< 29°C negli ambienti di soggiorno, < 35°C nei bagno e nelle zone periferiche);
- la necessità di utilizzo, ad esempio l’impiego dell’edificio come abitazione principale o come casa per le vacanze;
- il grado di dispersione di calore: se la casa non è ben isolata non vale la piena installare un impianto a pavimento ma conviene preferire il sistema con i termosifoni e spendere quel 30% di spesa in più per realizzare una buona coibentazione;
- le esigenze e lo stile di vita personali, ad esempio se si trascorre molto tempo in casa, se si soffre di allergie….
2. Come funziona l’impianto di riscaldamento a pavimento
- una generatore di calore, che può essere scelto tra diverse soluzioni:
- caldaie a condensazione;
- pompe di calore;
- pannelli solari;
- sistemi di recupero del calore;
- geotermia;
- teleriecaldamento.
- pannelli e collettori per la distribuzione nei locali da scaldare del fluido vettore (aria o acqua);
- le strutture necessarie al contenimento dei pannelli, ossia:
- i pavimenti;
- il massetto;
- i materiali isolanti;
- la soletta;
- i giunti principali;
- i giunti periferici;
- i giunti di taglio.
- fare da isolante fra il sottofondo ed il massetto nel quale vengono poggiate le tubazioni.
- limitare il calore ceduto verso il basso;
- ridurre l’inerzia termica dell’impianto.
- a superfici piane: normalmente impiegate in edilizia per coibentare i pavimenti tradizionali, richiedono la messa in opera di reti elettrosaldate oppure di profilati metallici ad hoc con raccordi e supporti di fissaggio perchè sprovviste di supporti per l’ancoraggio dei tubi; sono realizzate in polistirene espanso ed estruso, molto resistenti alla compressione,
- a superfici preformate : sono realizzate appositamente per gli impianti a pannelli. Ne rendono la messa in opera più veloce ma sono poco resistenti alla compressione, quindi non idonee alla realizzazione di pavimenti sottoposti a sollecitazioni impegnative, ad esempio i pavimenti industriali.
- l’isolamento termico tra pareti e massetto;
- la dilatazione del massetto;
- la discontinuità acustica tra pareti e pavimento.
Sono realizzate mediante striscie isolanti sovrapposte nei punti di giunzione per almeno 10 cm , con la parte superiore fuoriuscente dal massetto e rifilata solamente a pavimento finito.
3. Come funziona l’impianto di riscaldamento a termosifoni
4, Vantaggi e svantaggi dell’impianto di riscaldamento a pavimento
- un maggiore benessere termico;
- una migliore qualità dell’aria;
- il mantenimanto di buone condizioni igieniche ed ambientali;
- un minore impatto ambientale;
- un maggior riparmio energetico
- la possibilità di utilizzare calore a bassa temperatura;
- una maggiore libertà nella gestione degli spazi interni della casa.
a. Al fine di garantire un buon livello di benessere termico all’interno di un locale bisogna mantenere:
- le zone a pavimento leggermente più calde;
- le zone a soffitto leggermente più fredde.
Gli impianti che si prestano meglio a garantire tali condizioni sono proprio quelli a pavimento per:
- la posizione dei pannelli (posti a pavimento);
- la modalità di propagazione del calore per irraggiamento, che preservano l’ambiente dalla formazione di correnti convettive d’aria calda a soffitto ed aria fredda a pavimento.
b. La migliore qualità dell’aria è dovuta:
- alla limitata circolazione di polveri;
- all’assenza di combustione dei pulviscolo atmosferico.
c. Si ottengono migliori condizioni igieniche ed ambientali perchè:
- non si formano zone umide nei pavimenti;
- non si hanno muffe sulle pareti confinanti con i pavimenti caldi.
d. C’è un minore impatto ambientale perchè:
- conferiscono una maggiore libertà nell’organizzazione degli spazi interni e non limitano la libertà d’arredo;
- non creano vincoli estetici, rivelandosi particolarmente adatti alla climatizzazione di edifici di rilievo architettonico e/o storico; la non visibilità dei corpi scaldanti potrebbe infatti alterare l’ambientazione originale;
- non sporcano e non danneggiano intonaci, serramenti e pavimenti in legno.
5. Vantaggi e svantaggi dell’impianto di riscaldamento a termosifoni
Tra i vantaggi dell’impianto a riscaldamento con termosifoni:
- riscalda l’ambiente più velocemente;
- fa risparmiare all’inizio perchè non comporta grandi investimenti per l’installazione;
- può essere spento quando non utilizzato, consentendo una migliore gestione del riscaldamneto in caso di assenze prolungate da casa;
- è modificabile facilmente: si può sostituire il singolo termosifone lasciando inalterato il resto dell’impianto.
Tra gli svantaggi:
- il calore generato è concentrato sui singoli termosifoni ed il calore sprigionato non si distribuisce in modo omogeneo nell’ambiente;
- mette in circolo acari e polveri.
6. Riscaldamento a pavimento e termosifoni: quali differenze?
I due impianti differiscono in termini di:
- temperature raggiunte;
- costi di installazione e di alimentazione;
- consumo energetico;
- modalità di propagazione del calore;
- impatto ambientale;
- tempi
7. L’importanza dell’isolamento termico
- ottenere un buon risparmio energetico;
- limitare i costi di alimentazione.
Possiamo ottenere un buon isolamento termico se riusciamo a ridurre il più possibile le dispersioni di calore.
A questo scopo possiamo intervenire mediante:
- l’installazione di cappotti;
- l’isolamento di tetti e solai;
- l’inserimento di infissi a taglio termico.
Se è preferibile per qualsiasi tipo di sistema di riscaldamento, l’isolamento termico diviene necessario nel caso di riscaldamento radiante a pavimento.
Il riscaldamento a pavimento è caratterizzato da temperature di esercizio basse.
8. Posso mixare riscaldamento a pavimento e termosifoni?
Quando si effettua una ristrutturazione parziale della casa, può presentarsi l’idea di installare nella sola zona di intervento, un impianto di riscaldamento a pavimento che non sia autonomo ma sia collegato al sistema già esistente e operante.
Si può fare?
Si, puoi far lavorare impianti di climatizzazione di tipologia diversa ma tieni conto della differenza del modo in cui operano!
L’impianto di riscaldamento radiante funziona con una temperatura di circa 40 °C .
Il sistema con termosifoni opera con acqua calda che può raggiungere i 70 °C.
Far lavorare insieme questi due impianti impone di dover gestire tale differenza di temperatura.
A tal scopo puoi ricorrere ad un miscelatore.
Ci sono casi in cui occorre soffermarsi a valutare se vale la pena procedere con l’intervento o se integrando due sistemi di natura diversa si finisce per perdere parte del rendimento totale dell’impianto.
Hai qualche esperienza da raccontarci in merito? Usa la sezione commenti!
9. Riscaldamento a pavimento vs termosifoni: qual’è la scelta migliore?
- si trascorre l’intera giornata fuori casa: l’alternativa a pavimento rappresenta uno spreco in questo caso perchè si andrebbe a riscaldare per molte ore una casa disabitata!
- se si ha la necessità di avere il riscaldamento efficace rapidamente per periodi brevi, per i quali non varrebbe la pena attendere i lunghi tempi necessari all’impianto a pavimento.
Per una casa vacanza o per un edificio ubicato in una località con un clima temperato in cui difficilmente si raggiungono basse temperature conviene optare per il riscaldamento con caloriferi.
Scegli un sistema partendo sempre dalla valutazione del caso particolare che ti si presenta!
Non ci sono soluzioni perfette valide per ogni occasione e convenienti ed efficaci ovunque.
Considera sempre:
- le caratteristiche dell’ambiente da scaldare;
- la zona climatica in cui è collocato l’edificio;
- l’involucro edilizio.