In questi giorni si sta parlando tanto di Legge di Stabilità e di Legge di Bilancio.
Spesso li sentiamo usare anche come sinonimi.
Sono provvedimenti che incidono sulle nostre tasche per il prossimo anno perchè da esse dipendono tasse, incentivi, detrazioni e provvedimenti fiscali.
Ma di cosa stiamo parlando esattamente? Quali differenze ci sono?
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1. Che cos’è la Legge di Stabilità?
È la legge che nel 2009 ha sostituito la Legge finanziaria.
È detta anche “Manovra economica”.
Ha la funzione di agevolare la vita economica del Paese per un triennio.
Ha sostituito la legge finanziaria in seguito all’approvazione della legge 42/2009.
La legge 42/2009 ha introdotto il federalismo fiscale nell’ordinamento degli enti locali.
Il federalismo fiscale prevede:
- il decentramento del sistema fiscale;
- una maggiore autonomia di entrate e di spesa degli enti locali.
Il fine è far si che per regioni, province e comuni ci sia una proporzionalità diretta tra imposte riscosse ed imposte effettivamente utilizzate.
Ciò è conforme al Principio di sussidiarietà promosso dall’Unione Europea.
Tale principio affida al livello più basso di governo le funzioni ed i compiti amministrativi.
Ciò in quanto è il più vicino ai cittadini e quindi il più adatto a carpire esigenze e bisogni.
Tale modifica richiede che l’attività finanziaria nazionale sia coordinata con l’attività finanziaria degli enti locali.
Quì entra in gioco la legge di stabilità.
La legge di stabilità adotta ogni anno norme che coordinano l’attività della finanza pubblica con l’attività economica degli enti locali al fine di attenersi ai requisiti di convergenza economica e finanziaria dettati dal Trattato di Maastricht.
La legge di stabilità può:
- includere delle nuove norme in materia di spese ed entrate;
- fissare il livello dell’indebitamento dello Stato.
2. Che cos’è la Legge di Bilancio?
La Legge di Bilancio è un documento contabile di tipo preventivo con cui il Governo comunica al Parlamento le entrate e le spese pubbliche previste per l’anno seguente secondo le leggi in vigore.
Non va confuso con il rendiconto consuntivo.
Il rendiconto consuntivo è un documento contabile che elenca le entrate e le spese effettuate nell’anno finanziario a cui il bilancio fa riferimento.
La legge di bilancio:
- non può includere nuove spese e nuovi tributi;
- deve specificare la copertura finanziaria di eventuali nuove spese riportate.
3. La nuova Legge di Bilancio
La legge n. 243/2012 ha unito Legge di Bilancio e Legge di Stabilità, che dal 2016 costituiscono un unico testo legislativo.
Questo unico testo è la nuova “Legge di Bilancio”.
Prima Legge di Bilancio e Legge di Stabilità erano 2 provvedimenti distinti che venivano approvati con 2 iter parlamentari diversi ma coordinati.
Ora le 2 Leggi costituiscono un unico provvedimento che viene approvato con un unico iter parlamentare.
Tale provvedimento unico è articolato in 2 sezioni:
- la 1a sezione assolve le funzioni dell’ex legge di stabilità : è la sezione normativa che riporta le misure quantitative che servono per raggiungere gli obiettivi di finanza pubblica indicati nella sezione contabile;
- la 2a sezione svolge il ruolo dell’ex legge di bilancio : è la sezione contabile che riporta le previsioni delle entrate e delle spese del bilancio dello Stato secondo le leggi vigenti ed integrate con gli effetti della manovra.
La 2a sezione :
- ricalca il contenuto del bilancio di previsione come l’ex legge di bilancio;
- può introdurre riprogrammazioni, rifinanziamenti e definanziamenti a differenza dell’ex legge di bilancio.
4. Perché Legge di Bilancio e Legge di Stabilità sono state unite?
La Legge di Bilancio e la Legge di Stabilità erano 2 facce della stessa medaglia.
La legge di Bilancio era la controparte concreta della Legge di Stabilità.
La Legge Costituzionale n. 1/2012 ha introdotto nella nostra Carta Costituzionale il principio del Pareggio di Bilancio.
Tale principio impone che le singole amministrazioni pubbliche:
- assicurino l’equilibrio tra spese ed entrate;
- concorrano alla sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni.
Ciò mira al rispetto degli impegni presi dall’Italia con l’Europa.
Raggiungere il pareggio di bilancio è condizione essenziale per non uscire dall’Europa.
Ogni Stato membro dell’Unione Europea ha introdotto tale principio nel proprio ordinamento.
Il fine è:
- realizzare in ogni Stato membro un sistema di spese efficiente e contenuto;
- incentivare gli investimenti a favore dello sviluppo sociale ed economico soprattutto delle aree più disagiate;
- evitare gli sprechi di denaro.
La Legge n. 1/2012 prevede il controllo del Parlamento sul Governo riguardo la gestione delle risorse pubbliche.
L’unione in un’unica legge di legge di bilancio e legge di stabilità mira allora a:
- incentrare le decisioni di bilancio sul complesso delle spese e delle entrate pubbliche , non sulla loro variazione al margine come accadeva prima;
- inquadrare il dibattito parlamentare sulle priorità dell’intervento pubblico considerato nella sua interezza.