Il bagno di ogni casa risulta essere, generalmente, uno degli ambienti più frequentati della casa e quindi più soggetto ad usura. È quindi importante pensare a dei lavori periodici di ristrutturazione, che non bisogna tradurre in miglioramenti estetici ma in aggiustamenti che vanno ad intervenire sui segni lasciati dall’uso quotidiano di questo spazio: infatti, l’utilizzo frequente di acqua e la presenza persistente dell’umidità fanno dei bagni gli ambienti casalinghi più soggetti a lavori di ristrutturazione nel corso del tempo. Se quindi ti sei accorto che è l’ora di intervenire, non preoccuparti, perché ci sono in tuo aiuto bonus e detrazioni fiscali.
Ristrutturare il bagno con bonus e detrazioni fiscali: cosa prevedono le normative in vigore?
Ad oggi le normative prevedono bonus per interventi ordinari e straordinari e la nuova maxi-detrazione al 110 %. Ma quale di questi è possibile usufruire per la ristrutturazione del bagno? E quali sono gli interventi regolabili? Chiaramente le disposizioni prevedono dei limiti entro il quale muoversi per usufruire di questi vantaggi e questi valgono anche per la ristrutturazione del bagno. Le spese per gli interventi di rifacimento del bagno in una casa sono detraibili al 50%(IRPEF) e le condizioni sono tre:
- l’acquisto o l’assegnazione dell’unità abitativa deve avvenire entro i 18 mesi: l’immobile acquistato o assegnato deve far parte di un edificio sul quale sono stati eseguiti interventi di restauro e di risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia riguardanti l’intero edificio.
- gli interventi edilizi riguardino l’intero fabbricato e non solo una parte di esso, anche se rilevante.
- il termine immobile deve essere inteso come singola unità immobiliare e l’agevolazione non è legata alla cessione o assegnazione delle altre unità immobiliari, costituenti l’intero fabbricato, così che ciascun acquirente può beneficiare della detrazione con il proprio acquisto o assegnazione. In caso di stipula del compromesso, infine, è indispensabile che il rogito avvenga entro i termini previsti.
La sola sostituzione dei sanitari non permette di sfruttare la detrazione in quanto si tratta di un’opera di manutenzione ordinaria che non apporta alcun miglioramento se non dal punto di vista puramente estetico.
Tuttavia, se la sostituzione dei sanitari rientra nell’ambito di interventi di rinnovamento degli impianti, le spese sostenute possono rientrare nell’ammontare delle spese detraibili.
Vale la pena sottolineare l’importanza di poter detrarre le spese sostenute per l’abbattimento delle barriere architettoniche, necessarie quando nell’abitazione vi siano persone disabili o con gravi problemi di deambulazione.
Ristrutturare il bagno con bonus e detrazioni fiscali: e il bonus al 110%?
Il decreto Rilancio fa ruotare il nuovo bonus al 110% intorno ad alcuni interventi ben precisi. Si tratta della sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti negli edifici unifamiliari o nelle parti comuni degli edifici e l’isolamento termico con materiali isolanti che rispettino i criteri ambientali minimi.
Ecco, dunque, che se gli interventi per il bagno rientrano in questa tipologia, la percentuale dell’agevolazione praticamente raddoppia. Non solo, ma può essere utilizzata anche come sconto diretto in fattura o cessione del credito.