Detrazioni fiscali

Sisma Bonus 2018

 

sisma bonus 2018

 

Novità per il Sisma Bonus, introdotto nel 2017 per incentivare gli italiani a ristrutturare secondo criteri antisismici.

Tra queste la possibilità per le parti comuni condominiali di integrare Ecobonus e Sisma Bonus con un risparmio del 30% sulle spese sostenute per gli interventi.

Scopriamo tutti i dettagli dell’incentivo.

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1. Che cos’è

 

È un’agevolazione con la quale il Governo mira a favorire le ristrutturazioni degli edifici con misure antisismiche.

È una misura rivolta a quasi tutta Italia.

Interessa gli edifici ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3.

Riguarda i residenti di 3000 comuni italiani.

È nato con la Legge di Bilancio 2017 (legge n. 232/2016).

2 .Chi può richiederlo

Lo possono richiedere:

  • i privati per la prima o la seconda casa;
  • chi effettua interventi di adeguamento antisismico sulle parti comuni dei condomini;
  • le attività produttive;
  • gli enti locali per mettere in sicurezza gli edifici pubblici;
  • gli IACP, Istituti Autonomi delle Case Popolari;
  • gli enti aventi gli stessi scopi degli IACP per lavori su fabbricati adibiti ad edifici residenziali pubblici;
  • le cooperative di abitazioni di proprietà indebita per interventi effettuati su fabbricati di loro proprietà assegnati in godimento ai propri soci.

Gli enti aventi gli stessi scopi degli IACP devono:

  • essere costituiti e attivi dal 31/12/2013;
  • essere stati istituiti nella forma di società;
  • rispettare i requisiti della legislazione europea per quanto riguarda l’in house providing.

L’ “in house providing” è un modello organizzativo di un’infrastruttura che prevede la “gestione in proprio” dei servizi erogati, senza il ricorso ad organismi esterni.

Puoi accedere alla detrazione anche se sei in affitto.

3. Perché il Sisma Bonus

Il Sisma Bonus ha lo scopo di promuovere la cultura della prevenzione del rischio e della sicurezza sismica.

Estendendo l’agevolazione anche alla zona di rischio sismico 3, ha aumentato il raggio di azione dell’agevolazione coprendo quasi l’intero territorio nazionale.

Le regioni in cui si registra una maggiore adesione all’incentivo sono quelle che:

  • hanno subito un evento sismico importante,
  • sono ad alto rischio sismico.

Sono:

  • Abruzzo
  • Molise
  • Umbria
  • Marche
  • Friuli Venezia Giulia
  • Emilia Romagna
  • Toscana
  • Veneto

4. Perché non si accede al Sisma Bonus

Perché:

  • i proprietari degli edifici sono poco consapevoli  della necessità di ridurre  il rischio sismico;
  • spesso gli inquilini dei condomini non hanno i requisiti per accedere all’incentivo, soprattutto gli incapienti;
  • i condomini sono poco informati o non conoscono l’incentivo;
  • i proprietari percepiscono i lavori di adeguamento sismico come una misura troppo invasiva.

5. Zone di rischio

L’Ordinanza n. 3274/2003 del Presidente del Consiglio dei Ministri ha suddiviso il territorio nazionale in 4 zone di rischio.

Tale Ordinanza fu emanata all’indomani del terremoto del Molise del 31/10/2002.

Le 4 zone sismiche sono:

  • Zona 1: Zona a sismicità alta

Qui possono verificarsi eventi sismici catastrofici.

Comprende 708 Comuni.

  • Zona 2: Zona a sismicità medio – alta

Qui possono verificarsi terremoti che possono causare danni ingenti.

Comprende 2345 Comuni.

  • Zona 3:Zona a sismicità media

Qui possono verificarsi terremoti lievi che però particolari contesti geologici possono vedere amplificati gli effetti.

  • Zona 4: Zona a bassissima sismicità

Qui possono terremoti sporadici di lieve entità e con bassa possibilità di procurare danni.

Si fa riferimento a tale classificazione solo per fini amministrativi.

All’indomani del terremoto de L’Aquila è entrata in vigore la NTC08 (Norme Tecniche per le Costruzioni).

La NTC08 ha abolito la classificazione comunale in zone sismiche ai fini della progettazione.

Con la NTC08, la progettazione antisismica ha introdotto un nuovo metodo per la valutazione della pericolosità sismica di una zona.

Tale metodo suddivide il territorio italiano mediante una maglia di punti notevoli secondo un passo di 10 km.

Ogni punto è caratterizzato da un valore di accelerazione al suolo (PGA – Accelerazione di Picco al Suolo) in funzione di un tempo di ritorno.

Il PGA (Peak Ground Acceleration – Accelerazione di Picco al Suolo) è l’accelerazione massima del suolo indotta dal terremoto e rilevata dagli accelerometri.

È l’indicatore più importante per stimare quanto un evento sismico possa danneggiare un edificio.

Concorrono a definire l’entità del danno la durata e la frequenza.

6. Classi di rischio

Il Sisma Bonus è figlio del decreto n. 58 del 28/02/2017 del Ministero delle Infrastrutture.

Tale decreto ha affrontato per la prima volta in Italia la tematica della classificazione del Rischio Sismico degli edifici esistenti.

Detta le “Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni”.

Il rischio sismico è una misura matematico – ingegneristica del danno che un evento sismico può recare all’edificio.

Indica:

  • il rischio a cui va incontro l’immobile in caso di terremoto;
  • il modo con cui reagisce al terremoto.

Più precisamente, è il risultato della convergenza di 3 fattori:

Rischio = Pericolosità x Vulnerabilità x Esposizione

La pericolosità è la probabilità che avvenga un evento sismico.

Dipende dalla zona sismica in cui è ubicato l’edificio.

La vulnerabilità è la valutazione delle conseguenze dell’evento sismico.

Dipende dalla capacità che ha l’immobile di resistere al sisma.

L’esposizione è la valutazione socio-economica delle conseguenze dell’evento sismico.

Dipende dal contesto sociale in cui è inserito l’immobile.

Ogni edificio può essere provvisto di un certificato di classificazione sismica che ne attesti la classe di rischio.

Tale certificato ha una funzione analoga all’etichetta energetica, che classifica l’edificio dal punto di vista dell’efficienza energetica.

Il decreto n. 58 del 28/02/2017 ha individuato 8 classi di rischio.

Una classe di rischio valuta la capacità sismica degli edifici esistenti sotto gli aspetti:

  • economici;
  • della sicurezza.

Le classi vanno:

  • da A+ (la migliore, con meno rischio)
  • a G .

7. Adeguamento sismico e miglioramento sismico

Non confondere le misure previste per:

  • l’adeguamento sismico;
  • il miglioramento sismico.

Gli interventi coinvolti sono gli stessi.

Ciò che cambia è il risultato conseguito.

L’agevolazione per l’adeguamento sismico ti permette di realizzare interventi ad hoc per la messa in sicurezza di un edificio al fine di ridurre al minimo i danni di un eventuale evento sismico.

Rientra nel Bonus Ristrutturazioni che prevede una detrazione IRPEF del 50%.

L’agevolazione per il miglioramento sismico ti permette di realizzare interventi che fanno alzare di 1 o 2 classi la capacità sismica dell’edificio al fine di migliorare la risposta dello stesso nell’eventualità di un evento sismico.

Rientra nel Sisma Bonus che prevede una detrazione IRPEF cha va dal 70% all’85%.

In pratica:

  • l’adeguamento sismico lascia la classe di rischio invariata;
  • il miglioramento sismico aumenta di 1 o di 2 la classe di rischio.

8. A quanto ammonta la detrazione

L’ammontare della detrazione sulle spese sostenute nel 2018 varia dal 50% all’85% in funzione:

  • del tipo di edificio;
  • del grado di miglioramento ottenuto dagli edifici grazie agli interventi.

Il grado di miglioramento viene misurato attraverso la classe di rischio dell’edificio.

Per gli immobili privati e le attività produttive, la detrazione è del:

  • 50% per gli interventi di adeguamento sismico che non modificano la classe di rischio;
  • 70% per gli interventi di miglioramento sismico che alzano di 1 la classe di rischio;
  • 80% per gli interventi di miglioramento sismico che alzano di 2 la classe di rischio.

Per gli interventi sulle parti comuni dei condomini, la detrazione è del:

  • 50% per i lavori di adeguamento sismico che non migliorano la classe di rischio;
  • 75% per i lavori di miglioramento sismico che aumentano di 1 la classe di rischio;
  • 85% per i lavori di miglioramento sismico che aumentano di 2 la classe di rischio.

TABELLA

Per le spese sostenute fino al 31/12/2016 per gli interventi di adeguamento sismico, l’ammontare della detrazione varia in funzione della zona sismica in cui è ubicato l’edificio.

È del:

  • 50% per le zone sismiche 3 e 4;
  • 65% per le zone simiche 1 e 2.

Per le spese riferite a tale periodo, la detrazione del 65% spetta solo se l’edificio è adibito a prima casa o ad attività produttiva.

Per le spese sostenute dal 01/01/2017 al 31/12/2017 valgono le stesse regole valide per il 2018.

9. Tipi di intervento

Puoi richiedere la detrazione per le spese sostenute per gli adempimenti e gli interventi seguenti:

  • l’acquisto dei materiali;
  • i sopralluoghi e le perizie;
  • i costi per l’esecuzione degli interventi;
  • le prestazioni professionali richieste dal tipo di intervento;
  • la progettazione degli interventi e le prestazioni professionali;
  • la messa in sicurezza dell’edificio ai sensi del DM 37/2008 relativamente agli impianti elettrici e a gas
  • il corrispettivo per la certificazione di conformità degli interventi alle leggi vigenti;
  • gli oneri di urbanizzazione
  • bollo, IVA, autorizzazioni , diritti per eventuali concessioni, denuncia di inizio lavori;
  • eventuali costi sostenuti per adempiere gli obblighi previsti dal regolamento di attuazione degli interventi incentivati.

10. Diagnosi detraibile al 100%

Ti viene riconosciuta la detrazione del 100% sulle spesa che hai sostenuto per la diagnosi sismica dell’edificio.

La diagnosi sismica è la verifica sull’edificio che ne rivela:

  • il rischio sismico;
  • le vulnerabilità sulle quali bisogna intervenire.

Serve ad:

  • avviare un percorso di prevenzione sismica dell’edificio;
  • individuare gli interventi di manutenzione da effettuare;
  • escludere i lavori non necessari;
  • porre in evidenza gli interventi di miglioramento sismico che incidono in modo significativo sulla capacità sismica dell’edificio.

Prima potevi detrarre le spese sostenute per la diagnosi sismica solo se la effettuavi contestualmente agli interventi di adeguamento o di miglioramento sismici.

Alla diagnosi dovranno far seguito i lavori, altrimenti niente detrazione.

Se vuoi semplicemente conoscere la classe di rischio della tua abitazione ma rimandi o non esegui i lavori, non potrai accedere ad alcun incentivo.

11. Ecobonus e Sisma Bonus congiunti

È un incentivo che agevola gli interventi di miglioramento sismico combinati con gli interventi di riqualificazione energetica eseguiti sulle parti comuni dei condomini ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3.

È una delle novità principali della Legge di Bilancio 2018.

L’ENEA ha stimato che realizzare un unico intervento integrato di riqualificazione energetica e miglioramento sismico fa risparmiare del 30% rispetto al caso in cui si eseguono i 2 tipi di lavori separati.

L’ammontare della detrazione dipende dal miglioramento sismico conseguito grazie alla combinazione degli interventi.

È:

  • dell’80% per il miglioramento di 1 classe di rischio,
  • dell’85% per il miglioramento di 2 classi di rischio.

La detrazione Sisma Bonus + Ecobonus non si sostituisce:

  • né alla detrazione del 50% per l’adeguamento sismico degli edifici;
  • né al Sisma Bonus per il miglioramento sismico degli edifici.

Si tratta semplicemente di una terza possibilità a cui puoi ricorrere.

Il massimale di spesa detraibile per gli interventi combinati delle 2 tipologie è pari alla somma dei massimali di spesa previsti per le singole categorie di intervento.

Per gli interventi di riqualificazione energetica, l’Ecobonus prevede un massimale di spesa di 40000 € moltiplicato per il n° di unità immobiliari che compongono il condominio.

Per gli interventi di miglioramento sismico, il Sisma Bonus prevede un massimale di spesa di 96000 € moltiplicato per il n° di unità immobiliari che compongono il condominio.

Per gli interventi combinati delle 2 categorie, l’inventivo prevede un massimale di spesa di

40000 + 96000 = 136000 €

moltiplicato per il n° di unità immobiliari che compongono il condominio.

La detrazione viene ripartita in 10 quote annue di pari importo.

L’agevolazione unica Sisma Bonus + Ecobonus consente di aprire un unico cantiere condominiale.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio sostiene che lo strumento degli incentivi combinati darà maggiore impulso al Sisma Bonus, non ancora decollato.

12. Cessione del credito d’imposta

Per le spese relative agli interventi sulle parti comuni, puoi scegliere se:

  • beneficiare della detrazione;
  • cedere il credito ai fornitori che hanno realizzato gli interventi;
  • cedere il credito a soggetti terzi.

Coloro che non hanno tasse da scaricare possono cedere il credito d’imposta ad altri intermediari finanziari.

13. Fino a quando è valido l’incentivo

L’incentivo ha validità fino al 31/12/2021.

Puoi usufruirne per le spese sostenute dal 01/01/2017 al 31/12/2021.

Puoi richiederlo per interventi autorizzati a partire dal 01/01/2017.

14. In quanto tempo sono corrisposte le detrazioni

Le detrazioni vengono corrisposte in 5 anni attraverso quote annuali di pari importo.

È una novità della Legge di Bilancio 2018.

La versione precedente dell’incentivo prevedeva 10 rate annuali.

15. Come fruire

Per fruire del Sisma Bonus dovrai:

  • far valutare la classe sismica dell’edificio prima e dopo l’intervento;
  • eseguire i pagamenti delle fatture ricevute;
  • in caso di cessione del credito d’imposta, effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate per via telematica dei dati della cessione e dell’importo ;
  • presentare l’asseverazione di conformità al progetto di riduzione di rischio sismico al termine dell’intervento.

A realizzare l’asseverazione saranno il direttore dei lavori ed il collaudatore statico.

Per effettuare i pagamenti delle fatture, dovrai eseguire un bonifico bancario o postale.

Il bonifico dovrà riportare:

  • la causale con il riferimento normativo – art. 16 bis del Dpr 917/1986
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento
  • il codice fiscale dell’amministratore di condominio o del condomino che esegue il pagamento in caso di interventi su parti comuni dei condomini.

Puoi utilizzare altre forme di pagamento per le spese che non è possibile pagare con bonifico:

  • ritenute fiscali sui corrispettivi ai professionisti;
  • oneri di urbanizzazione

1 thoughts on “Sisma Bonus 2018

  1. paolo ha detto:

    Buonasera, per usufruire del sisma bonus e dell’eco bonus in maniera congiunta è necessario intervenire SOLO su un condomino oppure anche su edifici singoli?

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