Riscaldamento

Massetto non asciutto bene: quali le conseguenze?

 

massetto appena lucidato

 

L’asciugatura del massetto ha la funzione di rimuovere del tutto l’acqua in eccesso in esso contenuta.

La mancata espulsione dell’acqua in eccesso porta il massetto a “gonfiarsi”.

Successivamente un’asciugatura totale provoca un ritiro del massetto causando fratture sulla superficie.

 

Perché il massetto contiene umidità?

Le cause possono essere tante.

Tra queste:

  • una sabbia troppo fine;
  • una sabbia poco lavata;
  • una quantità d’impasto eccessiva;
  • la mancata posa di una barriera di vapore;
  • una bagnatura eccessiva nel corso della posa;
  • una finitura superficiale compatta e poco permeabile;
  • uno spessore eccessivo;
  • temperature troppo basse;
  • un’umidità ambientale elevata;
  • la bagnatura successiva del massetto.

L’asciugatura del massetto viene eseguita secondo una procedura prevista dalla normativa UNI EN1264-4:2009.

 

Leggi: “Come avviene l’asciugatura del massetto”

 

Prima di iniziare la procedura di asciugatura, il massetto deve essere stagionato.

La stagionatura serve a dilatare il massetto per evitare successive rotture.

Il tempo di stagionatura minimo dipende dal tipo di massetto.

Leggi sempre le indicazioni dei produttori ma in linea di massima è di:

  • 21 giorni per i massetti a base cementizia;
  • 7 giorni per i massetti a base di anidrite;
  • 3 – 4 giorni per i massetti cementizi a rapida essiccazione.

La posa della pavimentazione va sempre preceduta dal controllo dell’umidità presente nel massetto.

L’umidità non deve essere maggiore ai limiti previsti per il tipo di rivestimento da applicare.

La norma UNI 10329 prevede l’uso dell’igrometro a carburo per la misura dell’umidità relativa del massetto.

L’igrometro a carburo è uno strumento usato in edilizia per misurare l’umidità dei materiali da costruzione.

La misurazione dell’umidità effettuata dallo strumento è la somma:

  • dell’umidità residua contenuta nel massetto;
  • dell’umidità assorbita dall’ambiente.

Tale valore non può superare:

  • l’1,8% per i massetti a base cementizia o con leganti idraulici;
  • lo 0,5% per i massetti a base di anidrite;
  • il 2% per  i massetti con leganti idraulici o a rapida essiccazione

Leggi: Quale massetto per l’impianto a pavimento?

Il tempo necessario all’asciugatura del massetto dipende:

  • dalle condizioni ambientali;
  • dalla quantità d’acqua d’impasto e di legante;
  • dalla qualità del conglomerato cementizio;
  • dallo spessore e dalla finitura superficiale.

Spesso si commette l’errore di non rispettare i tempi necessari e di anticipare la posa del massetto per arrivare quanto  prima alla fine del cantiere.

Ma tale anticipo porta conseguenze gravi perché l’umidità dei sottofondi inficia la funzionalità della pavimentazione finale.

 

Per i massetti non a rapida essiccazione, è buona norma prevedere:

  • una temperatura di 20°C + 2;
  • un’umidità relativa del 60% + 5;

ed attendere:

  • 1 settimana per cm  per spessori di 4 cm;
  • ulteriori 2 settimane per cm per spessori > 4 cm.

Quali problemi comporta un massetto non asciutto?

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1. Fessurazioni

Le fessurazioni sono delle crepe che si formano sul massetto.

Si estendono lungo direzioni variabili.

Si notano soprattutto nelle aree più sensibili, cioè in corrispondenza di angoli sporgenti e di angoli rientranti, di carichi concentrati, sulle soglie delle porte,…

L’umidità causa il ritiro igrometrico della malta.

Il ritiro igrometrico è il la contrazione di volume della pasta cementizia causata dalla perdita del contenuto di acqua presente nell’impasto ed evaporata.

Il ritiro igrometrico causa degli spostamenti del massetto.

Gli elementi strutturali che delimitano i confini del massetto si oppongono a tali spostamenti.

Tali elementi sono le soglie delle porte, i pilastri, gli spigoli, le variazioni di spessore del sottofondo.

In corrispondenza di tali elementi , i carichi di trazione a cui è sottoposto il massetto superano la sua resistenza a trazione.

Ciò provoca le fessurazioni.

Una fessurazione ferma e non troppo ampia è accettabile.

La puoi considerare un giunto naturale.

Ma se battendo forte attorno alla fessurazione noti che da essa fuoriesce polvere, allora devi sigillarle.

2. Distacco delle piastrelle

Un’umidificazione non ottimale rende il pavimento di piastrelle poco traspirante.

La scarsa traspirazione genera umidità di condensa.

L’umidità di condensa causa il distacco delle piastrelle.

3. Sollevamento del pavimento

Se non si attendono i tempi necessari all’asciugatura, il massetto si ritira in modo naturale.

Il ritiro del massetto provoca una compressione sulle piastrelle posate troppo in anticipo.

Di conseguenza si ha un sollevamento del pavimento.

È un problema che si manifesta all’improvviso.

4. Distacco del battiscopa

A provocarlo è il rigonfiamento del massetto.

Questo è un problema che si verifica con i classici massetti a base cementizia.

Se non è asciutto bene, il massetto rilascia l’umidità nel tempo.

Il rilascio dell’umidità nel tempo provoca cambiamenti dimensionali.

Un massetto non posato in aderenza non rilascia l’umidità in modo uniforme.

Prima rilascia umidità in superficie provocando un rialzamento dei bordi laterali.

Poi la rilascia agli strati inferiori e si ha l’effetto inverso.

I bordi della lastra di massetto si abbassano.

L’intero movimento provoca il distacco del battiscopa.

La fluttuazione della lastra di massetto rende necessario ripristinare le fughe siliconiche perimetrali dopo solo poche settimane.

Per non avere deformazioni troppo violente, si introducono dei giunti di frazionamento.

I giunti di frazionamento determinano una rottura controllata del massetto durante la sua asciugatura.

Favoriscono le contrazioni naturali del massetto indurito.

Tale problema non si manifesta nei massetti autolivellanti.

I massetti autolivellanti sono massetti che contengono una miscela fluida che ne agevolano la posa.

Sono:

  • molto fluidi;
  • molto scorrevoli;
  • con un’elevata resistenza meccanica.

5. Rilascio di efflorescenze

Un’efflorescenza è una chiazza biancastra che appare sulle superfici o nelle fughe del manto della pavimentazione.

L’evaporazione dell’acqua contenuta nel massetto causa una risalita capillare di depositi di sali solubili che rilascia poi sulle superfici.

6. Problemi nella posa dei pavimenti

La posa di qualsiasi materiale di finitura presenta problemi in presenza di un’elevata umidità di sottofondo:

  • Legno
  • Marmo
  • Resine
  • Moquette
  • Ceramica

7. Apporto di acqua nell’edificio

Quello che viene utilizzato è di solito un massetto ad umido.

Il massetto ad umido apporta una grande quantità di acqua nella costruzione.

Se questa non viene smaltita, si riverserà nell’edificio nel tempo.

 

 

 

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